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Saluto del Dirigente Scolastico in avvio d'anno

“Una delle cose più belle in natura,
dove tutto è meraviglioso,
è lo sguardo,
l’incontro degli occhi”
Ralph Waldo Emerson

Carissimi bambini e bambine, ragazzi e ragazze,
insegnanti e famiglie,
Dsga, collaboratori scolastici, personale di segreteria…
Prende avvio in questi giorni un nuovo anno scolastico che, per la prima volta dopo due anni, inizia
all’insegna della normalità, anche se con un po’ di prudenza.
Do il benvenuto a quanti, tra voi, fanno per la prima volta il loro ingresso nel nostro Istituto, e sono felice di
ritrovare chi è con noi da pochi o diversi anni.
Il consueto augurio di apertura dell’anno scolastico prende spunto oggi da un valore che abbiamo
riscoperto in un tempo in cui le mascherine coprivano il sorriso: in questi anni, lo sguardo è stato il nostro
privilegiato canale di comunicazione, e negli occhi, abbiamo imparato a leggere emozioni, pensieri e stati
d’animo.
E allora, il mio primo augurio è per voi, cari piccoli della scuola dell’infanzia e dei primi anni della scuola
primaria: guardate sempre il mondo ed ogni cosa con i vostri occhioni trasparenti, puliti, genuini, capaci di
stupirsi ed illuminarsi per le piccole cose, in grado di vedere il buono che i più non vedono, ed insegnate ai
grandi che vi sono accanto, spesso stanchi e sfiduciati, o plasmati ormai dalla mentalità di questo mondo, a
guardare la realtà circostante con i vostri stessi occhi.
Cari ragazzi degli ultimi anni della scuola primaria e della scuola secondaria: guardate questo inizio con
l’entusiasmo, i sogni e le speranze che portate dentro, nella convinzione che ogni desiderio, se nobile, si
può realizzare. Guardate allo studio e alle attività di quest’anno con sguardo curioso e vivo, con la voglia di
andare in profondità e di cogliere il senso vero di ogni cosa, perché vedere è sapere, conoscere, arricchire
il proprio bagaglio di esperienze e di vita. E, poichè lungo la strada incontrerete persone (compagni,
insegnanti, figure adulte e non), ricordate: gli sguardi si possono incrociare, o lo sguardo si può distogliere:
scegliete sempre di incrociare sguardi, e nel farlo, non usate un occhio superficiale, che si ferma alla prima
impressione: il vostro “guardare” sia profondo, volto a capire chi avete davanti, e a leggere ciò che di buono
e bello c’è dentro ciascuno. Perchè in tutti c’è del buono e del bello, basta saperlo scorgere. Ed ogni incrocio
di sguardi diventi un incontro. Di esperienze, e di storie, che vale sempre la pena conoscere e condividere.
Cari insegnanti, il vostro lavoro non è come tanti: avete il privilegio di lavorare con i bambini e i ragazzi, che
hanno ancora uno sguardo disincantato sulla realtà e, insieme, la responsabilità di aiutarli a diventare grandi:
lasciatevi contagiare dal loro modo fresco e genuino di approcciare la vita. Guardate i vostri alunni con
sguardo attento e sapiente, leggete ciò che si cela dietro i loro occhi, scrutate i loro pensieri e le loro storie,
cogliete i loro bisogni e le loro attese. E, da questo, partite per costruire esperienze di apprendimento e
percorsi di crescita, perché solo una didattica che prende avvio dall’alunno è motivante, e la motivazione è
la prima molla di ogni apprendimento. E quando avrete catturato lo sguardo dei vostri studenti,
accompagnateli a “vedere" con occhio attento e critico la storia e il mondo circostante, le guerre vicine e
lontane, i problemi ambientali e sociali, ragionate con loro, ed educateli ad essere cittadini attivi e
responsabili, capaci di avere uno sguardo appassionato e di impegnarsi per un mondo diverso.
Cari genitori, abbiate sui vostri figli un occhio amorevole: accompagnateli nell’avventura della scuola con
pazienza e discrezione; aiutateli a non fare “tanto per fare”, ma ad appassionarsi a ciò che studiano e
imparano, anche se a volte costa fatica; insegnate loro a non fermarsi all’apparenza, ma a vedere in
profondità, perchè la ragione non è dalla parte di chi grida più forte, ma di chi sa con intelligenza fornire
motivazioni, sostenere argomenti, e collaborare per raggiungere importanti obiettivi. Soprattutto, in ogni
momento, guardate nella stessa direzione degli insegnanti, perché solo insieme potete aiutare i vostri
bambini a crescere forti e “sapienti”.
Cari Dsga, collaboratori scolastici, personale di segreteria, sempre a contatto con l’utenza: guardate alle
richieste di alunni, docenti e famiglie con la disponibilità e lo spirito di collaborazione che sempre avete
dimostrato, pronti a cogliere le reali necessità di ciascuno e a darvi risposta, perché uno sguardo attento e
una parola gentile rendono la scuola un posto più accogliente.
E allora, anche quest’anno, uniamo i nostri sguardi e le nostre energie…e sia per tutti un anno di significative
appaganti esperienze!
Barbara Pellegatta
Dirigente Scolastico

 

 

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